sabato 6 aprile 2013

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BENEDETTO XVI

MEDITAZIONE
QUARESIMALE


  Salvatore Ruggiano


II papa lascia l'incarico a 86 anni. Un gesto insolito, coraggioso, che ci interpella. Insolito, perché non era nella prassi ecclesiale da secoli, seppur prevista dal diritto canonico.
Che l’aspettativa di vita sia cambia­ta, tendendo versa una quarta età, lo dimostra il fatto che gli ottanten­ni sono ben presenti in funzione apicale nelle professioni private, negli enti statali e ai vertici dello Stato, ciò non giustifica una geron­tocrazia, né significa che sia nor­male che un presidente del Consi­glio, un Capo di Stato debbano svolgere il loro mandato a 90 anni (Pertini, Ciampi e Napolitano hanno rifiutato di ricandidarsi, anche se sollecitati a farlo) e un papa possa svolgere il suo manda­to su un miliardo di persone al di là delle sue possibilità fisiche e men­tali!
Alcuni papi probabilmente lo han fatto anche da ultracentenari, ma, ci chiediamo, erano veramente loro a svolgere l'incarico, o erano altri a farlo per conto loro? La Chiesa é una, santa, universale, peccatrice e sofferente. E sottolineo SANTA, ma “quando verrà il Figlio dell'uomo troverà la fede sulla terra?” troverà ancora figli che ub­bidiscono al Padre che dice: “Que­sti é il Figlio mia, l’amato, ascolta­telo!”
E cosa dice Gesù,: “Il tempo é com­piuto, il regno di Dio é vicino, con­vertitevi e credete al Vangelo!” Ecco il punto. Siamo capaci noi cristiani di convertirci, di liberarci dal ritualismo, dal fariseismo, dal divismo, dall'anticlericalismo, dal "secondo­meismo", dove ognuno si fa il suo cristianesimo, a cui Gesù dice: “Non metterti davanti a me, Sata­na!” Vogliamo, noi cristiani, buttare via Satana dal nostro cammino?” Guardiamoci alla luce dello Spirito: Stiamo incorrendo in tutti gli errori che Cristo rimproverava al farisei e cedendo alla tentazioni che egli ha combattuto nel deserto e vinto per noi, per dirci che si può battere il “sistema” del mondo; che si può battere la corruttela, certa politica di malaffare, l'ingiustizia; con Cristo si può mandare il demone …a mare! Proviamoci! Stiamo col papa perché sia soltanto Pietro, pescato­re di anime, il nostro papà spiritua­le, il sorvegliante della fede in tanti fratelli e sorelle sparsi nei cinque continenti e missionario fra tanti altri fedeli con cui mantenere un costante dialogo, pensando più che alle proprie posizioni teologiche, a come potere insieme dialogare e offrire pace e salvezza all'immenso mondo di pagani e atei. Un papa non può star dietro a scandali fi­nanziari, mafiosi, a ingerenze di massoneria, a fare il capo di Stato e fare l'uomo politico. Gli unici patti, anzi l'unico Patto da rispetta­re e mantenere é quello con Dio, ratificato da Cristo, il PATTO DELLA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA, e, grazie a lui, nuovo Adamo, uomo perfetto, mantenerlo fedelmente. Chi ha ricevuto le sacre Ceneri ha ascoltato Cristo per bocca del sa­cerdote: Convertitevi e credete al Vangelo! Facciamole nostre e con accresciuta fede, riprendiamo con rinnovata speranza e gioia il nostro cammino e preghiamo perché il nuovo papa porti avanti il progetto di Dio insieme a tutta la Chiesa unita, alla Chiesa dei santi, dei pec­catori che si convertono, dei soffe­renti, dei piccoli e poveri in spirito e via ad una Quaresima in cui fare digiuno di banalità, di meschinità, di egoismi e vanità e in cui abbuf­farci di carità e di pace!