sabato 9 novembre 2013

PROGRAMMA DI STORIA DELL’ARTE PER L’ANNO 2014
Prof. P. Giansiracusa

1)    11 Gennaio 2014  - Filippo Juvarra
2)    25 Gennaio 2014  - Mantova e i Gonzaga
3)     8 Febbraio 2014  - Il M.O.M.A. di New York
4)    22 Febbraio 2014 - Il Guggenheim di New York e il Guggenheim di Bilboa
5)      8 Marzo 2014      - Musei Vaticani – Roma
6)    22 Marzo 2014      - Louvre di Parigi
7)      5  Aprile 2014      - Uffizi di Firenze
8)    26  Aprile 2014      - Galleria dell’Accademia  e Palazzo Ducale – Venezia

       Informaz. e iscriz. : tel. 090713814  - 090358527 


venerdì 4 ottobre 2013

Cambio di guardia al nostro Istituto

Benvenuto al Preside Abbate
Grazie alla Preside Muscherà

         Il Consiglio direttivo della nostra Associazione e la Redazione della rivista hanno porto il saluto di benvenuto al nuovo Dirigente scolastico dello  “Jaci” prof. ROSARIO ABBATE, che  si è insediato in questi giorni nel suo ufficio. Sono state illustrate le attività del nostro sodalizio, i corsi di istruzione, le borse di studio elargite a favore degli alunni dello “Jaci”  meritevoli, le pubblicazioni edite, i viaggi e gite d’istruzioni realizzate in ventidue anni di vita.
            Il Prof. Abbate, che  è divenuto ipso facto socio onorario ha dichiarato di conoscere i meriti della nostra Associazione, ha assicurato la sua collaborazione al nostro lavoro: sempre disponibile  e  pronto a
risolvere od appianare eventuali problemi.
  Da queste colonne desideriamo ringraziare pure la Preside uscente, Prof. MARIA MUSCHERA’ , la quale – fedele alla tradizione – ci è sempre stata vicina nell’anno decorso: come hanno fatto i successori di Lillo Petrone: Micali, Davoli, Stazzone

   A Lei auguriamo ogni bene e la nostra permanente amicizia.

mercoledì 3 luglio 2013

15 GIUGNO 2013


Pomeriggio di cultura, arte e premi allo "Jaci"
Il libro: la scelta intelligente
Dopo la relazione Pasqualucci su Pascoli musiche e canzoni dei nostri ragazzi

Mercoledì 8 maggio alle ore 17,30 ha avuto inizio la giornata della premiazione dei nuovi ragionieri dell'ultima sessione 2011-2012, alla sua XVIII edizione. Il concorso, ideato da Letterio Petrone, intende dare un riconoscimento della nostra Associazione agli allievi con un dono utile e importante per colui che consegue un diploma superiore: un buono libro (quest'anno di € 150), spendibile presso la libreria Bonanzinga di Messina.
Dopo il saluto della Presi­dente Prof. Elvira Buonfanti­no, quello della Dirigente Prof. Muscarà, la Prof. Pa­squalucci ha esposto una relazione su Pascoli, che riassumiamo in
questo stesso numero.
Ecco i nomi delle premiate (quest'anno tutte donne): Alessi Antonella (V C az.); Calderone Federica (V D Az.); Florio Concetta (V A Tur.); Interdonato Rossella (V C Az.); Lombardo Lucia (V B Tur.); Pelleriti Priscilla (VBAz.).

La manifestazione é stata al­lietata da musiche di reperto­rio del gruppo musicale e ca­noro dello "Jacy" diretto dal maestro Nello Mastroeni e coordinato dalla Prof. Paola Lucchesi.

sabato 6 aprile 2013

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BENEDETTO XVI

MEDITAZIONE
QUARESIMALE


  Salvatore Ruggiano


II papa lascia l'incarico a 86 anni. Un gesto insolito, coraggioso, che ci interpella. Insolito, perché non era nella prassi ecclesiale da secoli, seppur prevista dal diritto canonico.
Che l’aspettativa di vita sia cambia­ta, tendendo versa una quarta età, lo dimostra il fatto che gli ottanten­ni sono ben presenti in funzione apicale nelle professioni private, negli enti statali e ai vertici dello Stato, ciò non giustifica una geron­tocrazia, né significa che sia nor­male che un presidente del Consi­glio, un Capo di Stato debbano svolgere il loro mandato a 90 anni (Pertini, Ciampi e Napolitano hanno rifiutato di ricandidarsi, anche se sollecitati a farlo) e un papa possa svolgere il suo manda­to su un miliardo di persone al di là delle sue possibilità fisiche e men­tali!
Alcuni papi probabilmente lo han fatto anche da ultracentenari, ma, ci chiediamo, erano veramente loro a svolgere l'incarico, o erano altri a farlo per conto loro? La Chiesa é una, santa, universale, peccatrice e sofferente. E sottolineo SANTA, ma “quando verrà il Figlio dell'uomo troverà la fede sulla terra?” troverà ancora figli che ub­bidiscono al Padre che dice: “Que­sti é il Figlio mia, l’amato, ascolta­telo!”
E cosa dice Gesù,: “Il tempo é com­piuto, il regno di Dio é vicino, con­vertitevi e credete al Vangelo!” Ecco il punto. Siamo capaci noi cristiani di convertirci, di liberarci dal ritualismo, dal fariseismo, dal divismo, dall'anticlericalismo, dal "secondo­meismo", dove ognuno si fa il suo cristianesimo, a cui Gesù dice: “Non metterti davanti a me, Sata­na!” Vogliamo, noi cristiani, buttare via Satana dal nostro cammino?” Guardiamoci alla luce dello Spirito: Stiamo incorrendo in tutti gli errori che Cristo rimproverava al farisei e cedendo alla tentazioni che egli ha combattuto nel deserto e vinto per noi, per dirci che si può battere il “sistema” del mondo; che si può battere la corruttela, certa politica di malaffare, l'ingiustizia; con Cristo si può mandare il demone …a mare! Proviamoci! Stiamo col papa perché sia soltanto Pietro, pescato­re di anime, il nostro papà spiritua­le, il sorvegliante della fede in tanti fratelli e sorelle sparsi nei cinque continenti e missionario fra tanti altri fedeli con cui mantenere un costante dialogo, pensando più che alle proprie posizioni teologiche, a come potere insieme dialogare e offrire pace e salvezza all'immenso mondo di pagani e atei. Un papa non può star dietro a scandali fi­nanziari, mafiosi, a ingerenze di massoneria, a fare il capo di Stato e fare l'uomo politico. Gli unici patti, anzi l'unico Patto da rispetta­re e mantenere é quello con Dio, ratificato da Cristo, il PATTO DELLA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA, e, grazie a lui, nuovo Adamo, uomo perfetto, mantenerlo fedelmente. Chi ha ricevuto le sacre Ceneri ha ascoltato Cristo per bocca del sa­cerdote: Convertitevi e credete al Vangelo! Facciamole nostre e con accresciuta fede, riprendiamo con rinnovata speranza e gioia il nostro cammino e preghiamo perché il nuovo papa porti avanti il progetto di Dio insieme a tutta la Chiesa unita, alla Chiesa dei santi, dei pec­catori che si convertono, dei soffe­renti, dei piccoli e poveri in spirito e via ad una Quaresima in cui fare digiuno di banalità, di meschinità, di egoismi e vanità e in cui abbuf­farci di carità e di pace!

venerdì 8 marzo 2013

70 anni di giornalismo
E’ morto Carmelo Garofalo


decano dei giornalisti italiani

Guido  De  Domenico


Nella serata del 18 ottobre 2011, nell’auditorium della “Gazzetta del Sud” non è stato possibile al collega in giornalismo autore del presente scritto ringraziare il Prof. Garofalo per quello che ha ricevuto dal suo insigne maestro Garofalo dal 1940 ad oggi. Provvediamo qui a farlo, anche perché molte notizie ed eventi importanti sono sfuggiti o erano sconosciute agli oratori ufficiali. Ho letto in internet la biografia di Carmelo Garofalo di Giuseppe Risica. E’ un profilo interessantissimo, documentato al massimo e difficilmente superabile. Riconoscimenti, incarichi prestigiosi, onorificenza occupano una intera cartella. Ma…non me ne voglia il caro Risica; egli ha dimenticato la più grande, nobile dote del Nostro festeggiato: essere stato il padre dei giornalisti delle ultime tre generazioni dello Stretto. Almeno l’80% dei professionisti e pubblicisti della mia generazione devono a lui l’onore di essere iscritti all’Albo: un vero talent scout del giornalismo. Altro maestro che occorre qui ricordare con affetto e rimpianto è stato Pasqualino Morgante, proto del “Notiziario di Messina” , poi della “Gazzetta del Sud”.
Morgante, padre del Presidente del Ses e nonno del attuale capo-servizi del nostro quotidiano ci ha introdotto nella tecnologia tipografica, nell’arte dell’impaginazione, ecc.
Ma torniamo a Garofalo, Lo conobbi negli anni ’40, avevo 10 anni, era collega d’università di un mio fratello maggiore. Sapeva del mio sogno proibito di diventare giornalista e dei miei esordi (celati ai miei familiari): la collaborazione al settimanale di Roma per ragazzi GIRAMONDO, a qualche giornale murale , a quei tempi frequenti ed accessibili.
Negli anni ‘50 Garofalo fu nominato Capo della redazione messinese del “Corriere della Sicilia”, un quotidiano di Catania, che poi scomparve. Assunse subito i suoi allievi preferiti: il sottoscritto, Nino Calarco e Nicolò Di Marco, con la qualifica di “aiuto cronisti”.
Sottolineo “aiuto cronisti”, non c’erano cronisti titolari; ma qualificare allora dei ventenni imberbi cronisti era rischioso: quale gavetta sarebbe stata ?
Il 10 settembre 1950 egli sposa Maria Bruni, una maestra laureata che gli darà due figlie: Rosalba e Maria Pia.
Nello stesso periodo Garofalo viene eletto Segretario provinciale dell’Associazione provinciale della Stampa.
Nel 1952 Uberto Bonino volle un grande quotidiano, “Gazzetta del Sud”: la “Tribuna del mezzogiorno” era un quotidiano artigianale, non certo erede del prestigio della “Gazzetta” anteguerra. Uffici e tipografia in via XXIV Maggio, accanto al Palazzo della Provincia; Garofalo fu uno degli artefici del giornale. La sua qualifica fu quella di capo-servizi. Vari suoi allievi furono assunti (Calarco alla cronaca, io nella redazione stenografi, con Gianni Morgante).
Nel 1957 nasce il periodico MESSINA SERA, che poi incorporerà L’ECO DEL SUD; tratta i problemi scottanti della Sicilia e della Calabria, è una rivista aperta, con una tiratura interessante.
Il giornale sarà un fucina ed un vivaio di giovani appassionati della professione, dopo l’evento della TV il Nostro viene chiamato a dirigere TELENEWS; anche per gli aspiranti a lavorare sul piccolo schermo il pranzo è servito….
Ma la personalità eclettica e vivacissima del Nostro non ha pace; in molte città italiane è nata l’Università della terza età; una scuola per anziani, desiderosi di non arrugginire il proprio cervello, aggiornando la propria cultura specifica e trasmigrando verso nuovi orizzonti.
L’ECO DEL SUD - MESSINA SERA fu sempre l’anello che mi congiunse a Carmelo Garofalo. Anche quando mi trasferii a Bergamo (ivi rimasi ben quattordici anni) continuai a collaborare con Lui. Storica (così la definì lui) fu l’intervista da me fatta a Gaetano Azzolina, il cardiochirurgo, nel 1966 rientrato in Italia dagli Stati Uniti.
Prima all’Ospedale Maggiore di Bergamo, fu presto liquidato dai colleghi del luogo e passò alla clinica “Gavazzeni” (sempre della città orobica) per curare il famoso “morbo blu” dei bambini; una inadeguata ossigenazione del sangue (dovuta a varie imperfezioni cardiache) provoca la cianosi, cioè il manifestarsi di un colorito violaceo su alcune parte del corpo: le labbra, le dita, ecc.
Il posto di Azzolina fu poi assegnato al prof. Parenzas altro cardiochirurgo di fama.
Nel suo ufficio di corso Umberto, egli lavorava ogni giorno con i suoi allievi; miglia si sono iscritti all’Ordine dei giornalisti grazie a Lui.
Altro gravoso impegno fu l’Università della Terza età. Mobilitò centinaia di professionisti, docenti, artisti per insegnare le materie che facevano parte dei programmi di studio.
Poi, parallelamente agli attestati finali, aveva anche l’iniziativa di premiare persone che si erano distinte nel loro lavoro di rilevanza sociale: istruzione, medicina, ordine pubblico.
I locali per le manifestazioni importanti erano offerti dagli Enti pubblici: Regione, Provincia, Comune erano onorati di favorire Carmelo Garofalo; e le sue iniziative. Le nostre pubblicazioni (“Diversi a diversi” prima e dopo “IL  NOTIZIARIO  AMICI  DELLO  JACI”) dopo furono seguite da Lui con attenzione e affetto; tuttora nella sede sociale c’è la testimonianza della Sua stima. Chi ha avuto il privilegio di conoscerLo ed amarlo non potrà mai dimenticarLo; questo è l’estremo conforto per Rosalba, Maria Pia e parenti tutti.